Menopausa non è una parolaccia. Eppure, la maggior parte di noi decide di dimenticare questa parte della vita perché essere in menopausa è sinonimo di vecchiaia, e si sa, per una donna vecchiaia è sinonimo di invisibilità.
Secondo un sondaggio effettuato da Female Founders Fund, il 64% delle donne non si sente preparata per la menopausa e il 73% decide di ignorarne i sintomi. L’ombra di negatività che accompagna questa fase della vita propria alle donne la rende ancora più isolante e traumatizzante, dando vita a una vera e propria epidemia silenziosa che colpisce la salute mentale (oltre a quella fisica) delle persone interessate, dai 35 anni in su.
La menopausa non è altro che la scomparsa delle mestruazioni che arriva nel giro di un anno, di solito all’alba della quinta decade, ma la perimenopausa è un limbo in cui le persone con utero si trovano per diversi anni (tra 8 e 12) e che può iniziare anche a 30 anni.
La sindrome della spalla congelata, vampate di calore, perdita della mobilità, ma anche depressione, ansia e ‘nebbia cognitiva’ sono solo alcuni dei sintomi dovuti alla perimenopausa. Non capirne la causa, porta molte persone a sentirsi sbagliate, inadeguate e spesso perennemente frastornate.
Indipendentemente dall’età, prepararsi alla perimenopausa per tempo è l’unico modo che abbiamo per assicurarci una transizione meno traumatica in questa nuova fase e conservare al meglio la salute del nostro corpo e della nostra mente. Alcune semplici accortezze sono:
Tracking: immerse nelle preoccupazioni quotidiane, è facile non rendersi conto dei segnali che il nostro corpo ci invia. Molte persone hanno già l’abitudine di tracciare l’arrivo delle mestruazioni, ma dai trenta in poi, non è una cattiva idea avere un mini ‘diario della salute’ dove tracciare la qualità del sonno, i livelli di stress e ansia ma anche la fame, i disturbi intestinali e tutte le informazioni che potrebbero essere indicative di un qualunque malessere. Il tracking non è altro che un modo semplice di tenersi d’occhio e prendersi cura di sé.
Sviluppare e mantenere la massa muscolare: dai 30 anni in poi perdiamo tra il 3 e il 5% di massa muscolare per decennio. Per prevenire la perdita di forza, mobilità e indipendenza, l’unica soluzione è allenarsi almeno due o tre volte a settimana.
Nutrirsi in modo corretto: con l’avanzare dell’età, il corpo cambia. Molte persone trovano più difficile tenersi in forma e sviluppano una tendenza a mangiare meno, non assumendo i giusti nutrienti. Durante questa fase, è consigliato limitare l’assunzione di zucchero e alcol, e aumentare il consumo di cibi ricchi di proteine e fibre.
Dormire bene e tenere a bada lo stress: semplice a dirsi e meno a farsi, ma alti livelli di stress accentuano molti dei sintomi della perimenopausa e sono spesso la causa scatenante di altri comportamenti sconsigliati come per esempio una cattiva qualità del sonno.
Che sia la maternità o la perimenopausa, i cambiamenti sono difficili da affrontare e fanno sempre paura, ma con qualche accortezza e tanta consapevolezza possiamo cambiare la nostra visione del futuro.
Alessia Armenise