Agosto: il mese per eccellenza delle vacanze e della spiaggia (anche se sappiamo tutt* che è il mese peggiore per fare qualunque cosa!).
Quali sono però le insidie dietro tutto questo svago?
Qualche giorno fa ho visto una pubblicità che gira sui social: una giovane ragazza, che tra l’altro è una content creator/influencer molto seguita, riceve un messaggio per un aperitivo in spiaggia, un po’ all’ultimo minuto. Per fortuna, ci avverte, ha sempre dietro il suo “salvavita” (ATTENZIONE, SALVAVITA!), ovvero un rasoio portatile che inizia a passarsi su gambe e braccia, per sentirsi finalmente pronta ad affrontare questo rilassato aperitivo tra amiche.
Ora, partendo dal presupposto che siamo tutt* liber* di decidere in autonomia se e quanto depilare il nostro corpo, resta il fatto che se proviamo a immaginare la stessa scena con protagonista un ragazzo, questo difficilmente si troverà ad affrontare il grande dilemma “la mia pelle è abbastanza liscia per uscire in pubblico?”.
Sappiamo già che certi standard di bellezza sono dettati dall’alto e fanno ormai inevitabilmente parte del nostro immaginario comune, a volte anche in maniera totalmente inconscia, ma c’è davvero bisogno nel 2024 di parlare di “SALVAVITA” per poter eliminare qualche pelo superfluo prima di un aperitivo tra amiche?
Non dovremmo forse iniziare ad accettare il nostro corpo (e quello delle altre persone) per davvero e non solo per dire che lo facciamo per poi, in realtà, vergognarcene?
Se non possiamo avere un pelo di troppo neanche durante un incontro tra amic*… La situazione sembra un po’ drammatica.
Non sarebbe meglio mostrare un gruppo di amic* un po’ più realistico e positivo, composto da chi si depila sempre al 100%, chi invece rimane au naturel, chi non ha avuto tempo e ha fatto mezza gamba sotto la doccia, quell* a cui non interessa.
All’aperitivo, tutt* insieme.
Sempre scrollando i social, vedo una modella curvy, che promuove una sana accettazione del proprio corpo.
I commenti che le vengono rivolti sono terrificanti: “Mio Dio, perchè mettersi in mostra? Non è certo bella”, “Più che accettarsi, bisognerebbe attivarsi”, “Promuovi la cellulite e il cattivo gusto”, “La gente va spinta a star meglio, non ad accettarsi facendo schifo”.
Anche qui, specifichiamo: nessun* consiglia uno stile di vita non sano, nessun* suggerisce l’abbandono di una dieta bilanciata e salutare, nessun* tantomeno appoggia una vita sedentaria.
Ma davvero non riusciamo a capire che i nostri corpi sono tutti diversi e che le forme di ognun* hanno una storia diversa?
Davvero riusciamo a ricondurre tutto solo all’aspetto esteriore e a dei canoni di bellezza standardizzati e non decisi da noi?
E ancora, davvero non riusciamo a capire che prima di “attivarsi” in qualunque modo si debba prima, per forza e necessariamente, imparare ad amarsi e accettarsi?
Insomma, vivere il periodo vacanziero con serenità non è sempre facile.
E non abbiamo neanche parlato di cosa può voler dire viaggiare da sole, in sicurezza.
Per fortuna, abbiamo tutto agosto. 😉
Pepita